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ALTOSALENTO RIVIERA DEI TRULLI  benvenuti in Puglia

MUSEI E DINTORNI

- Di seguito riportiamo musei, parchi archeologici e pinacoteche dell'Altosalento     

BRINDISI: Museo Archeologico Provinciale  in piazza Duomo - Il  MAPRI Museo Archeologico Provinciale Ribezzi è  intitolato a Francesco Ribezzo, studioso della civiltà messapica.
Le sezioni  sono sei:
- l'epigrafica, con iscrizioni in latino, ebraico e greco;
- la statuaria, con le statue romane rinvenute a Brindisi;
- l'"antiquarium" con vasi àpuli e àttici, trozzelle, monete, ecc.;
- la preistorica, con i materiali di scavo rinvenuti nel territorio provinciale;
- la numismatica, comprendente monete di età classica, medioevale e moderna;
- i "bronzi di Punta del Serrone",  teste-ritratti, immagini femminili e altri bronzi rinvenuti durante scavi subacquei.

Museo diocesano Giovanni Tarantini  ha sede nel palazzo del Seminartio in piazza Duomo; un itinerario di storia, arte, cultura, fede.

Museo Archeologico Faldetta sul lungomare di Brindisi; un’importante collezione privata messa a disposizione della collettività, conservando fondamentali testimonianze archeologiche del territorio 

CEGLIE MESSAPICA: MAAC Museo Archeologico e di Arte Contemporanea - Un interessante museo con una "piccola parte" del materiale archeologico rinvenuto in loco.  Il territorio continua a restituire abbondante materiale archeologico, in particolare in occasione di scavi edilizi. Il Centro di Documentazione Archeologica mostra interessanti reperti del VI - III sec. a.C come iscrizioni, trozzelle messapiche   e alcuni corredi funerari messapici.  Interessante, nella sezione preistorica, la ricostruzione della "Tana delle Iene" risalente al Paleolitico Inferiore Medio. Un settore è dedicato all’impianto difensivo della città, costituito da cinte murarie, localmente note come "Paretoni", e Specchie. Pinacoteca Emilio Notte nel Castello Ducale. Una galleria d’arte moderna, dove si possono ammirare  opere del pittore futurista Emilio Notte che nel 1976 ne fece dono alla sua città natale.   

CISTERNINO - CARANNA: Museo del clima -  Unico del genere in Italia,  uno spazio museale dedicato alla climatologia ed alla meteorologia. ll museo del clima è ubicato nei locali della ex scuola rurale di Caranna, una ridente località collinare a tre chilometri da Cisternino.                               

EGNATIA: Museo e parco archeologico - La vasta area archeologica di Egnazia comprende le imponenti strutture della città di epoca messapica e romana, di vitale importanza per i traffici portuali e i commerci via terra.
Nel museo si possono ammirare reperti dall'età del bronzo fino al medioevo: reperti riguardanti  insediamenti pugliesi sviluppatesi nell'età del bronzo e mosaici pavimentali, inoltre è illustrata la storia di Egnatia. Nel parco archeologico sono visitabili: l'acropoli con il muraglione di epoca messapica, le necropoli messapiche, la romana via Traiana pavimentata con basole di calcare, il foro, l'anfiteatro e le basiliche. In lingua messapica la città era chiamata Gnathia mentre i romani la chiamarono Egnatia,  nell'antichità ha avuto sempre una notevole importanza per la sua posizione privilegiata sul mare al confine fra la Peucetia e la Messapia (oggi nel comune di Fasano a nord di Savelletri). Rilevante lo stile di pittura della ceramica antica chiamata "ceramica di Egnathia" .  Sopra a sinistra è raffigurato un vaso rinvenuto a Egnatia, attualmente conservato al museo del Louvre di Parigi.

GROTTAGLIE: Museo della Ceramica - Il Museo si articola in quattro sezioni: Ceramica tradizionale d’uso, Reperti archeologici, Maioliche e Presepi.

LATIANO: Museo delle arti e tradizioni di Puglia in via Verdi 12 - Il museo espone manufatti e utensili della civiltà contadina. La sezione distaccata presenta una raccolta di ceramiche artigianali pugliesi esposte in un ex frantoio ristrutturato.

Museo del sottosuolo in via S. Margherita, 91 - Il museo espone collezioni di minerali e rocce, elementi faunistici del sottosuolo provenienti dalle grotte di tutto il mondo, reperti ossei dell'età del bronzo, l'erbario delle gravine pugliesi.

Museo Ribezzi-Petrosillo in via Ribezzi 1  - La Casa-Museo presenta la collezione archeologica "Ribezzi" relativa al sito messapico di "Muro Tenente". Sono inoltre esposti, in ambienti fedeli ad un'abitazione di famiglia borghese dei secc. XVII-XX:  mobili d'epoca, pergamene, libri, quadri, armi, documenti e monete

MESAGNE: Museo del territorio nelle sale del castello -  Il museo contiene reperti messapici della zona di Mesagne e in particolare una tomba a semicamera, cioè protetta da muri e coperta da lastroni,  ricostruita al piano terra del Castello Comunale.

Museo di Arte Sacra - Il museo è collocato presso l’ex palazzo Cavaliere in Piazza Orsini del Balzo nel centro storico di Mesagne.  Il complesso museale custodisce una preziosa raccolta di opere d’arte, suppellettili di grande interesse storico, arredi sacri, oltre ai documenti dell’archivio capitolare. Durante il percorso si possono ammirare dipinti, statue, argenti, paramenti liturgici, testi antichi.

Parco Archeologico di Muro Tenente - sito archeologico di circa 50 ettari  al confine fra i territori comunali di Mesagne e Latiano. Insediamento frequentato in epoca preistorica, messapica e romana. Ritrovate numerose sepolture, strade e muraglioni.

ORIA: Museo archeologico di Oria e dei Messapi - Il Museo, ospitato a Palazzo Martini, nel centro storico, raccoglie una ricchissima collezione archeologica che racconta la storia della città messapica dalle origini all’età romana. La prima sala accoglie i visitatori con una mappa del Salento con l’indicazione dei siti messapici, riprodotta sul pavimento della sala. Un grande plastico riproduce la città con i suoi principali monumenti e, soprattutto, la ricostruzione dell’acropoli nel IV secolo a.C. La seconda sala ricostruisce la reggia del dinasta, rinvenuta durante gli scavi dell’episcopio, con il mosaico a ciottoli del leone che azzanna la preda. I corredi delle sepolture di piazza Cattedrale completano la presentazione del contesto.
Le sale successive, dalla terza alla sesta, sono dedicate all’importante santuario messapico di Monte Papalucio, raccontato attraverso i reperti venuti alla luce durante gli scavi, che testimoniano le pratiche di culto, la scrittura, le produzioni di ceramiche e di oggetti in metallo provenienti dai depositi votivi del luogo di culto.
Le sale successive raccolgono i corredi delle necropoli e raccontano, attraverso un ricco apparato didattico, i contesti e i rituali funerari.
La sala 10 presenta gli eccezionali reperti di età romana, tra i quali spicca lo splendido pettine in osso lavorato con la raffigurazione di scene tratte dall’Iliade.

Biblioteca e Museo Diocesano - La biblioteca raccoglie oltre diecimila volumi, molti dei quali testi di carattere sacro; nel museo diocesano si possono ammirare opere di grande pregio artistico e paramenti sacri dei secoli scorsi.

Museo Etnografico e Sala ex Voto - Nell'area del Santuario di San Cosimo alla Macchia, presso il Museo  Etnografico sono in mostra oltre tremila oggetti che raccontano tre secoli di storia altosalentina e tradizione contadina.  La Sala ex Voto, sempre al Santuario,  presenta commoventi testimonianze di persone miracolosamente guarite per intercessione dei Santi Medici Cosimo e Damiano.

OSTUNI: Museo delle Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale  e Parco Archeologico Santa Maria D'Agnano - Nel Museo si trova un suggestivo diorama ricostruttivo della grotta e della sepoltura della Donna di Ostuni, la donna paleolitica rinvenuta nella grotta di Santa Maria di Agnano con in grembo i resti del feto, vissuta 25.000 anni fa. Sono esposti inoltre reperti neolitici dell'età dei metalli. Nel 2009 è stato aperto al pubblico il Parco Archeologico e Naturale  Santa Maria D'Agnano a due chilometri da Ostuni in direzione Fasano, qui è stata ritrovata Delia, la Donna di Ostuni, nel 1991. Il parco si integra in una cornice naturale di rara bellezza ai piedi della scarpata murgiana; il luogo presenta testimonianze di culto dal Paleolitico all'età cristiana con una cappella del 600. 

Museo Diocesano di Ostuni, situato al piano terra dell’antico Palazzo dell’Episcopio accanto alla Cattedrale conserva ed espone il patrimonio storico-artistico della Chiesa di Ostuni: l’ostensorio architettonico in argento del Seicento, il paramenti liturgici settecenteschi, il rarissimo Cristo anatomico in cera della fine del secolo XVII,  i dipinti databili tra Cinquecento e Ottocento, la statua della Madonna ‘viva’ della fine del Seicento e le pergamene di epoca medievale (1163).

SAN MICHELE SALENTINO: Pinacoteca comunale  

SAN VITO DEI NORMANNI: Museo della civiltà rurale e dell'olio di oliva in via Mazzini nelle sale dell'ex convento di San Domenico - Gli oggetti conservati raccontano la vita quotidiana, in un tempo non lontano, della nostra gente.

Museo Diffuso "Castello d'Alceste" - , sulla collina alla periferia sud della cittadina. La visita al Museo Diffuso e all'archeodromo consente di ammirare i resti e le ricostruzioni di un antico insediamento dell'età del ferro e di epoca messapica.      

TORRE GUACETO - SERRANOVA: Museo di Serranova “Al Gawsit” -  Il nuovo centro visite “Al Gawsit” è il polo informativo e di fruizione connesso alle attività di valorizzazione della Riserva di Torre Guaceto, dotato di un’area archeologica, sala proiezioni, sala degli acquari, area degli ambienti terrestri. Il centro visite è stato progettato con una logica tanto espositiva quanto didattico-interattiva, caratterizzata dal maggiore coinvolgimento possibile del visitatore, che da semplice osservatore diviene soggetto attivo, in grado di interagire con le tematiche trattate. Nel centro sono rappresentati i differenti habitat, proponendo sia all’interno dell’edificio che nei luoghi esterni del giardino botanico, un itinerario costituito da materiali, suoni, odori, colori, gesti e memorie che evocano le specificità dei luoghi della riserva.

VILLA CASTELLI: Mostra dei Reperti Archeologici di Pezza Petrosa - Pezza Petrosa è un sito archeologico situato a tre chilometri  a sud di Villa Castelli dove è stata portata alla luce una necropoli messapica e dorica con 33 sepolture. All’interno dei sepolcri erano custoditi resti umani, ricchi corredi di vasi e suppellettili varie. Buona parte di quanto rinvenuto si trova nel museo cittadino, allestito all'interno del Palazzo Municipale  - materiali lapidei, vasellame in ceramica decorata in stile Gnathia e in ceramica a vernice nera, un anello in argento, uno specchio in bronzo decorato da cerchi concentrici incisi, sette fibule in ferro e una in bronzo, una pelike (vaso a due anse) decorata.


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